È arrivato il tanto atteso passo indietro da parte di Jamie Spears, padre della popstar Britney, che da 13 anni ricopre il ruolo di tutore legale della cantante amministrandone il patrimonio finanziario e prendendo decisioni sulla vita personale della figlia.
In un documento diffuso nelle ultime ore, Jamie dice di aver sempre voluto il bene per sua figlia e che “se vuole mettere fine alla tutela e ritiene di poter gestire la sua vita, allora è giusto che abbia una possibilità”, chiedendo quindi ufficialmente alla giudice Brenda Penny di porre fine alla propria conservatorship.
La prossima udienza per la battaglia legale è prevista per il 29 settembre e potrebbe rappresentare un punto di svolta nella vita della cantante. L’avvocato di Britney, Matthew Rosengart, si è detto soddisfatto per la scelta di Jamie, messo alle strette dai legali che lo hanno accusato di estorcere pagamenti multi-milionari alla figlia, approfittando del regime di tutela.
“Mettendo a nudo le malefatte di Jamie Spears, il suo tenere in ostaggio la figlia così da poterle estorcere pagamenti multi-milionari, abbiamo costretto il signore ad arrendersi. Non ci sono accordi da negoziare perché se ne vada. Se il signor Spears ritiene che questo basti a risparmiargli di dover rispondere alle domande sulla sua scorrettezza mentre è sotto giuramento, si sbaglia. La nostra indagine per portare alla luce la sua cattiva gestione finanziaria e altre malefatte non si ferma qui.”
Dunque la battaglia legale non è terminata e la mossa del papà di Britney potrebbe essere un tentativo di evitare gravi conseguenze portate alla luce durante il processo #FreeBritney, ma intanto la libertà per la popstar sembra essere sempre più vicina.
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