È uscito finalmente Memento Mori, il quindicesimo e sospirato album in studio dei Depeche Mode. Anticipato da Ghost Again e My Cosmos Is Mine, l’ultimo lavoro stupisce per la forza e per il coraggio. Dopo la morte di Andrew Fletcher era plausibile immaginare, non la fine del gruppo, ma uno stop. La band, invece, era pronta da tempo con questo lavoro, scritto per lo più nei primi anni della pandemia. Gahan e Gore non sono mai stati grandi amici, nonostante la carriera quarantennale nella stessa band, questo lavoro portato a termine senza Fletcher, che era la roccia e l’equilibrio del gruppo, lascia stupiti, anche per la profondità dei messaggi e l’unicità del lavoro.
Depeche Mode: un album introspettivo, personale e ricco di fascino
Tornano all’elettronica e tornano ad indagare argomenti più personali e introspettivi. Il titolo dichiara questo aspetto, ma il messaggio è meno negativo di quello che si potrebbe immaginare, almeno nelle intenzioni. L’idea del titolo è venuta a Martin Gore, rimasto affascinato dall’usanza dell’Antica Roma che vedeva i generali romani tornare vincitori dalle battaglie, accompagnati da schiavi che sussurravano loro nell’orecchio proprio “Ricordati che devi morire”. Il significato di questa frase per la band è un invito a vivere intensamente ogni giorno, non semplicemente ricordare che la nostra vita ha una data di scadenza, per quanto sconosciuta.
Memento Mori: tra messaggio e i toni, un album profondo e intenso
Nonostante Martin Gore affermi che il messaggio del titolo e del lavoro sia positivo, i toni sono cupi e sembra quasi tornare indietro nel tempo. Pochissime chitarre, tanta elettronica e su tutti spicca la voce inconfondibile di Dave Gahan che è la firma indelebile della band.
Memento Mori è anche l’album di alcune prime volte: per la prima volta Gore e Gahan hanno collaborato alla scrittura di un brano, “Wagging Tongue”, scritto alla notizia della morte di Mark Lanegan. Un brano assolutamente intenso che tradisce con la musica il tema e il messaggio che porta; per la prima volta Martin Gore scrive i brani non da solo, ma con l’ex Psychedelic Furs Richard Butler. Nell’album troviamo anche le collaborazioni degli italiani Davide Rossi agli archi e Marta Salogni “engineering and additional programming” ma che compare anche come compositrice insieme a Gore in Speak to me.
12 brani che fanno di questo album un lavoro ben riuscito, malinconico, cupo e con qualche sfumatura melodica. Un album che lascia presagire un tour mondiale che sarà un successo e che, fortunatamente, ci vedrà come Radio Partner per le date italiane di Milano, Roma e Bologna.
In attesa di vederli live, possiamo ammirare la loro recente apparizione al Jimmy Kimmel Live, dove Dave Gahan, come sempre, concede al pubblico tutto se stesso.
Memento Mori: la tracklist dell’album
My Cosmos Is Mine – 5:18
Wagging Tongue – 3:25
Ghosts Again – 3:58
Don’t Say You Love Me – 3:44
My Favourite Stranger – 3:55
Soul with Me – 4:15
Caroline’s Monkey – 4:17
Before We Drown – 4:08
People Are Good – 4:24
Always You – 4:19
Never Let Me Go – 4:04
Speak to Me – 4:37
Immagine di copertina: Cartella stampa