I rapporti tra Robbie Williams e gli Oasis sono sempre stati un po’ altalenanti: diversi botta e risposta e frecciatine, ma la stima – almeno a livello musicale – non è mai mancata.
Ne è una dimostrazione anche l’ultima tappa del tour di Robbie, andata in scena lo scorso 4 giugno allo stadio Vale Park di Burslem, sua città natale, dove il cantautore britannico ha omaggiato la band del Brit-pop cantando una sua versione di “Don’t Look Back In Anger”.
Poco prima di cantare il brano, e come riportato dalla testata locale “Stoke Sentinel”, Robbie Williams ha spiegato al pubblico di essere stato allontanato dai Take That proprio per “essere andato a Glastonbury ed essere uscito con i fratelli Gallagher”.
Da lì è partita poi la carriera da solista di Robbie, che l’ha visto anche scontrarsi più volte con gli Oasis attraverso dichiarazioni non proprio amichevoli. In un’intervista del 2021 in un podcast, il cantautore dichiarò che alcune frasi dei fratelli Gallagher nei suoi confronti lo spinsero addirittura a decidere di lasciare la Gran Bretagna per trasferirsi a Los Angeles nel 2004.
“Liam disse che avrei dovuto essere impiccato. Noel, come noto, disse che io ero ‘il ballerino grasso dei Take That’. Li posso nominare perché sono nella lista delle persone di cui ricordo ogni singola sillaba di ogni singola cosa che hanno detto di me. Sono passati 20 anni e 20 anni fa ho lasciato il paese perché non potevo muovermi senza trovare qualcuno che dicesse: ‘Questa è una brutta persona, che fa delle brutte cose, che si presenta male.’ Io sono troppo sensibile per il lavoro che mi ritrovo a fare”.
Immagine di copertina: LaPresse