“Sinéad O’Connor è morta per cause naturali”. È quanto riportato da una breve dichiarazione diffusa nelle scorse ore dal tribunale di Southwark.
Anche se dopo il decesso, lo scorso 26 luglio, Scotland Yard aveva immediatamente etichettato la morte della cantante come “non sospetta”, tra i fan si era fatto spazio alle ipotesi più diverse. In passato la cantante aveva ammesso di aver avuto pensieri suicidi. Così aveva detto in un video pubblicato nel 2017:
“Le malattie mentali sono come le droghe, sono uno stigma: all’improvviso tutte le persone che dovrebbero amarti e prendersi cura di te ti trattano male”.
Sinéad, con grande onestà, aveva anche parlato pubblicamente del suo disturbo bipolare, oltre ad aver condiviso il dolore provato per il figlio Shane, morto suicida nel 2022.
😭😭😭😭😭😭😭😭😭😭#lostmy17yrOldSonToSuicidein2022.
— Sinead Marie-Bernarde Aoibheann O’Connor (@786OmShahid) July 17, 2023
Been living as undead night creature since. . He was the love of my life, the lamp of my soul. We were one soul in two halves. He was the only person who ever loved me unconditionally. I am lost in the bardo without him pic.twitter.com/aC8BOmLQ9N
Ora, a sei mesi dalla morte dalla cantante, le autorità hanno fugato ogni dubbio.
Il grande concerto in onore di Shane MacGowan e Sinéad O’Connor
Il prossimo 20 marzo, presso la Carnegie Hall di New York, si terrà un grande concerto per ricordare lei e Shane MacGowan, il cantante dei Pogues scomparso a novembre. All’evento parteciperanno molti artisti, tra i quali Cat Power, David Gray, Glen Hansard e i Dropkick Murphys.
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