Il Festival di Sanremo 2025 si avvicina e, con esso, cresce l’attesa per scoprire chi affiancherà Carlo Conti nella conduzione. Tra indiscrezioni e conferme, si delinea un cast di volti noti e sorprendenti. Il primo nome ufficiale è quello di Alessandro Cattelan, che accompagnerà il direttore artistico nella serata finale, come annunciato dallo stesso Conti.
I nomi in lizza per il palco dell’Ariston
Secondo varie fonti, i candidati per il ruolo di co-conduttori includono artisti e personaggi di grande richiamo. Tra i più accreditati troviamo Mahmood e Annalisa, artisti amati dal pubblico e già protagonisti di Sanremo in passato. Anche Geppi Cucciari e Serena Rossi sono stati menzionati come possibili presenze, portando la loro esperienza e versatilità al festival. A questa lista si è recentemente aggiunto il nome di Katia Follesa, che potrebbe salire sul palco con il suo inconfondibile stile comico. Tra i nomi che invece non vedremo al Festival ci sono Vasco Rossi, che ha declinato l’invito, e gli ex membri dei Pink Floyd, Roger Waters e David Gilmour. Nonostante le voci iniziali, non c’è mai stata una vera trattativa con loro, come confermato da fonti vicine all’organizzazione.
La grande novità: Damiano David
Ma la vera sorpresa è l’inclusione di Damiano David tra i nomi dei papabili co-conduttori. Il frontman dei Måneskin, ora impegnato nella sua carriera solista che procede a gonfie vele tanto in Italia quanto all’estero, potrebbe prendersi una pausa dai riflettori musicali per cimentarsi nel ruolo di conduttore. Secondo le ultime voci, Damiano affiancherà Carlo Conti in una delle serate, unendosi a Mahmood in questo doppio ruolo di artista e presentatore.
Sanremo 2025, Carlo Conti si espone: “I big che avrei voluto e che non ci sono? Altri otto meritavano”
A poco più di un mese dall’inizio del Festival di Sanremo 2025, Carlo Conti, alla guida della kermesse per la quarta volta, ha condiviso uno sguardo esclusivo sul complesso lavoro dietro le quinte. Il conduttore ha parlato delle difficoltà affrontate nella scelta dei brani e alcune sofferte esclusioni, rivelando un panorama musicale in grande fermento che lui stesso ha definito una vera e propria “rinascita musicale”.
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