Secondo singolo tratto dal suo secondo album in studio “Oops! … I Did It Again“, “Lucky” è uno dei brani più amati dai fan di Britney Spears. Nel brano c’è molto della reginetta del pop: “Lucky” infatti, è una star che nella vita ha veramente tutto, dalla fama, al successo al denaro. Eppure, a tanto successo, corrisponde anche infelicità e solitudine. E’ stata proprio questa analogia con la vita della cantante, ad aver permesso al brano di godere dei favori della critica. Brano bello, ma che trasmette al tempo stesso l’inevitabile malinconia vissuta della cantante.
Britney Spears: la profetica “Lucky”, compie 21 anni
“Lucky” ha un sapore agrodolce: la bellezza del brano da una parte, quanto il fatto di aver perfettamente incarnato l’essenza della cantante dall’altro. Difficile infatti non riflettere sul successo di lei, e – soprattutto – sul prezzo da pagare. Il brano è lo specchio (non felice, se vogliamo) di molte di quelle nuove popstar – generalmente molto giovani – lanciate tra la fine del ‘900 e gli inizi del nuovo millennio. Tant’è, che la canzone fu scritta nel mese di novembre del 1999, quando la cantante all’anagrafe aveva ancora 18 anni. Un primo grido d’allarme? Pensarlo, oggi, è quanto meno lecito.
Il clamore quindi per l’ascesa della popstar, la fama e la consacrazione: e poi, molta solitudine. Il resto è tutta cronaca attuale, oltretutto una cronaca dolorosa: i disturbi mentali della cantante da una parte e un movimento che vorrebbe liberarla dal pieno controllo del padre. C’è di tutto, in questa storia complicata e triste di una ragazza divenuta star e di un successo che si è trasformato – anni dopo – in una dolorosa sofferenza.