Lanciata il 23 settembre del 1977, ma registrata soltanto uno, due mesi prima rispetto a quella data: è “Heroes“, iconico brano di David Bowie, scritto insieme a Brian Eno e prodotto con Tony Visconti. Primo singolo estratto dal suo 13° album in studio, “Heroes” è un brano che ha impiegato del tempo prima di diventare un grande successo: ma è riuscito a sbocciare più e più volte. Al centro della narrazione, due amanti, rispettivamente di Berlino Est e di Berlino Ovest. Simbolicamente importante? No, di più. E per rendercene conto basterebbe la dichiarazione del governo tedesco che – dopo la morte di Bowie avvenuta nel 2016 – ha ringraziato il cantante per “aver contribuito a far cadere il muro“.
La coppia cui fa riferimento la canzone (e che ha ispirato Bowie) è realmente esistita. Si trattava di Tony Visconti (produttore discografico, musicista e cantante americano che spesso ha lavorato con Bowie) e della corista Antonia Maass. I due – all’epoca dei fatti erano amanti – si abbracciarono davanti al Muro di Berlino dinanzi agli occhi di Bowie, il quale – per proteggerli – dichiarò che si ispirò ad un’anonima coppia che vide durante il suo periodo berlinese. La verità era che Visconti era sposato con la cantante gallese Mary Hopkin e Bowie non fece mai parola della coppia che ispirò il brano, se non dopo molti anni. Era il 2003 e Bowie confermò la versione dello stesso Tony Visconti, esattamente 22 anni dopo il divorzio di quest’ultimo dalla sua seconda moglie.
Immagine di copertina: Cover singolo
