Quando si era diffusa la notizia che Terence Hill avrebbe lasciato “Don Matteo” e avrebbe lasciato il testimone a Raul Bova, erano uscite le indiscrezioni più diverse. L’attore aveva poi spiegato che era arrivato il momento di dedicare più tempo alla sua famiglia. “Avevo voglia di dedicare più tempo alla mia vita privata” – aveva detto al Corriere – “Ora voglio fare un lungo viaggio con la famiglia in America e, nel prossimo maggio, voglio finalmente fare il Cammino di Santiago de Compostela. Sono orgoglioso della scelta che è stata fatta per il mio successore”.
L’attore l’ha ribadito in una nuova intervista rilasciata a Tv Sorrisi e Canzoni. “Ci pensavo già da un po’” – ha spiegato – “Non avrei voluto smettere di fare Don Matteo, avrei solo voluto farlo in maniera diversa perché i tempi sul set erano molto impegnativi. Durante le riprese di questa ultima stagione le giornate erano lunghissime. Dormivo 5 ore per notte. Bellissimo, per carità, ma anche stancante”
L’attore ha poi aggiunto di aver pensato ad un modo diverso di portare il suo personaggio sul piccolo schermo: “Avevo proposto di fare quattro film all’anno, sul modello del Commissario Montalbano. Purtroppo la mia idea non è stata accettata dalla Rai che, per ottimizzare i costi, ha bisogno della serie lunga”.
Oggi Terence Hill non ha rimpianti. Sono passati diversi mesi da quando ha preso la decisione e rimane convinto che sia stata quella giusta. “Al personaggio non avrei potuto dare altro” – conclude l’attore – “Tutte le cose hanno un inizio e hanno una fine, ed è giusto così”