“Perché ho accettato? Perché odio il bigottismo del nostro paese e interpretare questo ruolo mi pareva un’ottima idea per litigare con tutti”
Alessandro Borghi ha rilasciato un’intervista a Repubblica dove ha spiegato perché ha accettato di diventare il protagonista di “Supersex”, la serie dedicata alla vita di Rocco Siffredi.
Borghi ha spiegato che in “Supersex” non mancheranno momenti decisamente provocanti – “su 95 giorni di lavoro sul set, almeno 50 erano scene spinte” – ma ha spiegato che l’obiettivo della serie non è solo raccontare la storia del Re dei film a luci rosse ma anche quella dell’uomo che pochi conoscono una volta spenti i riflettori.
Per affrontare questo tipo di emotività, più profonda e sicuramente meno facile da raccontare, ha passato molti giorni con Rocco Siffredi e gli è grato per la grande fiducia che lui gli ha dimostrato.
Poche ore fa Netflix ha pubblicato le prime foto della serie. Oltre a Borghi possiamo vedere Gaia Messerklinger nei panni di Moana Pozzi e Vincenzo Nemolato in quelli di Riccardo Schicchi. Eccole:
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