Angela Lansbury è “La Signora in Giallo“, “La Signora in Giallo” è Angela Lansbury. Ma Angela Lansbury è stata molto altro: donna intelligente, di grande talento e tenace, ha recitato con giganti del cinema del calibro di Spencer Tracy, Katherine Hepburn, Vincente Minnelli e Frank Sinatra.
Nella sua carriera, Angela Lansbury ha raccolto un vasto numero di premi, tra cui cinque Tony Award, ambito premio che celebra i successi nel mondo del teatro e dei musical. Ma il premio più significativo, forse, è stato quando la regina Elisabetta II l’ha insignita del titolo di Dama della Regina: lei, Angela Lansbury, era infatti nata in Gran Bretagna da madre irlandese, il 16 ottobre del 1925. Ma indimenticabili furono gli Oscar del 1973, quando fu proprio lei, Angela Lansbury, a presentare la kermesse insieme a Eddie Albert e Edward Albert.
Quest’oggi Anna Pettinelli e il neo conduttore di RDS Leo Di Bello (oggi con Anna Pettinelli, ma che andrà in onda la domenica tra le 9 e le 13 con Chiara De Pisa) hanno intervistato il giornalista Alessandro Allocca, in collegamento da Londra, proprio per parlare di Angela Lansbury e della sua eredità artistica oltre che umana, proprio nel paese in cui l’attrice è nata.
“La Signora in Giallo” ha consacrato Angela Lansbury in tutto il mondo, perché quella sua vivacità e quella la sua curiosità – così evidenti nel telefilm – rispecchiavano in pieno la personalità di una donna dal talento cristallino. Il telefilm – ideato da Peter S. Fischer, Richard Levinson e William Link – è stato prodotto dal 1984 al 1996 per ben 12 stagioni, totalizzando 263 puntate (oltre a 4 film per la tv e un film pilota).
Il successo de “La Signora in Giallo” è dirompente: tutti finiscono con il conoscere Cabot Cove, la cittadina (fittizia) in cui si svolge il telefilm. Tuttavia, sarà Mendocino (California) il luogo in cui si girerà “La Signora in Giallo”: una località con poco meno di mille abitanti, ma che ha ancora quella casa – in stile vittoriano – della scrittrice e detective, Jessica B. Fletcher.
Una curiosità: secondo il New York Times circa il 2% della popolazione di Cabot Cove è stata vittima di un omicidio, mentre – stando al Daily Mail – il tasso di omicidi di Cabot Cove sarebbe addirittura superiore a quello dell’intero Honduras.
Immagine di copertina: LaPresse