Ogni lunedì mattina Anna Pettinelli e Sergio Friscia ci regalano “quattro minuti di lucidità” grazie al professor Guido Saraceni, in collegamento su RDS per farci comprendere
Partendo da una notizia di cronaca, quella di un automobilista di Verona che sostituiva una lettera nella targa della propria auto per accedere alla zona ZTL aggirando così un totale di 16.000 euro di multe, Anna e Sergio hanno chiesto al professore se siamo davvero così “furbetti”.
“Il termine furbetti non mi piace tanto, perché a volte sarebbe più corretto dire criminali.
Il caso che avete riportato ci fa pensare più al termine furbetto, e si capisce che la narrazione sia un po’ quella degli italiani incapaci di rispettare le regole o ne abbiano un’antipatia. Io non credo che questa narrazione sia corretta e ne abbiamo avuto una prova con il primo lockdown. Siamo stati sottoposti a un lockdown parecchio duro e in quella situazione il popolo italiano si è comportato in maniera rispettosa e ligia alle regole.”
Il professore ha quindi argomentato citando anche alcuni studi realizzati da Google:
“Google ha fatto delle rilevazioni sul primo lockdown, quindi non solo ne avevamo percezione noi, ma anche dei dati di geolocalizzazione di Google che dimostrano che il popolo italiano stava rispettando in maniera ferrea e rigida il lockdown.”
Ma Anna ha posto un quesito interessante per “mettere il dito nella piaga”: era perché avevamo paura di prendere il covid e non per rispettare le regole?
Premete play sul video o sul nostro podcast per ascoltare la risposta del prof. Guido Saraceni.
Immagine di copertina: iStock
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