L’abitudine di portare dell’acqua in camera da letto prima di coricarsi è sempre più diffusa. Soprattutto d’estate, quando l’afa la fa da padrona e spinge a trovare un po’ di refrigerio in un sorso d’acqua anche durante la notte. E piuttosto che doversi alzare, andare a cercare una bottiglia d’acqua in frigo o in cucina, molti preferiscono averla a ‘portata di letto’. Ma tenere un bicchiere o una bottiglia d’acqua sul comodino è un gesto sbagliatissimo, in entrambi i casi: ecco perché anche l’abitudine più innocua può rivelarsi dannosa per la salute.
Bere di notte va bene, ma attenzione alla conservazione dell’acqua
Un bicchiere di acqua non bevuto all’istante, raccoglierebbe – durante le ore notturne – una grande quantità di batteri e germi che verrebbero ingeriti al primo sorso. Lo stesso vale per la bottiglia di acqua, anche se chiusa con il tappo. Il problema qui è da riscontrarsi nella plastica e nella presenza di BPA (il temuto Bisfenolo A). La soluzione sarebbe quella di utilizzare una bottiglia in vetro, da tenere durante le notte in camera da letto. Il vetro è un elemento molto più igienico e sostenibile della plastica. Basterà cambiare spesso l’acqua al suo interno e lavare la bottiglia (anche ad alte temperature) per essere sicuri di non ingerire sostanze nocive oltre all’acqua. Mai dimenticare di tenere la bottiglia chiusa con il tappo, però. Altrimenti una passeggiata in cucina, anche nel cuore della notte, per un bel bicchiere di acqua fresca del rubinetto è un’altra valida – e salutare – alternativa.
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