Immaginatevi di accompagnare un caro amico o un familiare all’aeroporto, pronti per un lungo addio prima che salgano a bordo del loro volo. Bene, da oggi in Nuova Zelanda non avrete più di tre minuti per farlo.
I cartelli all’aeroporto di Dunedin: “Tempo massimo per l’abbraccio: 3 minuti”
A Dunedin, in Nuova Zelanda, sono comparsi cartelli alquanto bizzarri che impongono un limite massimo di tre minuti per abbracciarsi e dirsi addio all’aeroporto. Che si tratti di abbracciare un coniuge, un fidanzato o un figlio, allo scadere del tempo siete gentilmente invitati a concludere l’affettuoso saluto. E se pensate di aver bisogno di più tempo, potete dirigervi al parcheggio, dove vi è concessa la possibilità di abbracciarvi per 15 minuti.
I cartelli che affermano “Tempo massimo per l’abbraccio: 3 minuti” o frasi come “È difficile dire arrivederci, quindi fallo in fretta” hanno destato sorpresa e anche un po’ di ilarità.
And you think they're not out to control you?
— Zappawaddawadda (@zappawaddawadda) October 21, 2024
Visitors to the airport in Dunedin, New Zealand, are now limited to a 3-minute hug. The airport head explained that research indicates only 20 seconds are needed for the release of "love hormone" during a hug. pic.twitter.com/QPSzk37m8z
Il commento del CEO dell’aeroporto
La regola, secondo il CEO dell’aeroporto, Daniel De Bono, serve a mantenere l’ordine e velocizzare il traffico dei passeggeri, ma sembra anche una leggera provocazione: “Gli aeroporti sono focolai di emozioni,” ha dichiarato De Bono “Uno studio mostra che 20 secondi di abbraccio sono sufficienti per rilasciare ossitocina, l’ormone dell’amore, quindi tre minuti sono più che sufficienti.” Ha poi scherzato dicendo che negli anni “si sono viste cose interessanti nella zona check-in,” alludendo probabilmente a saluti un po’ troppo prolungati.
In un mondo in cui le regole strane sembrano non avere limiti, questa rientra senza dubbio nella “top ten” delle più curiose. Ora resta solo da vedere se la misura sarà un successo o se sarà destinata a finire nel dimenticatoio.
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