Per la prima volta nella storia, due persone sono riuscite a comunicare tra loro mentre sognavano, un evento che segna una svolta nel campo della comunicazione. Questo straordinario risultato è stato raggiunto da REMspace, una startup californiana che sta esplorando le potenzialità dei sogni lucidi. Dopo oltre cinque anni di ricerca e pratica, l’azienda ha realizzato un esperimento che sembra uscito direttamente da un racconto di fantascienza.
Cosa è successo?
Due partecipanti, mentre dormivano nelle proprie case, sono stati monitorati a distanza utilizzando la tecnologia avanzata di REMspace. Entrambi sono stati guidati verso uno stato di sogno lucido, una condizione in cui si è consapevoli di sognare. Una volta raggiunto questo stato, il primo partecipante ha ricevuto una parola codificata attraverso degli auricolari e l’ha ripetuta all’interno del suo sogno. Successivamente, il messaggio è stato “inviato” al secondo sognatore, che lo ha confermato al risveglio.
Le potenzialità dei sogni lucidi
I sogni lucidi sono esperienze oniriche in cui il sognatore è consapevole di trovarsi in un sogno e può, in certi casi, controllarne gli sviluppi. Questo stato mentale apre numerose possibilità, come la risoluzione di problemi, l’apprendimento di nuove abilità e, come dimostra questo esperimento, la comunicazione onirica criptata.
REMspace per questo scopo ha sviluppato una “lingua dei sogni” chiamata Remmyo, una sorta di codice utilizzato dai sognatori per comunicare. Grazie a una combinazione di sensori e monitoraggio delle onde cerebrali, la startup riesce a rilevare i momenti di sogno lucido e a stabilire una connessione tra i partecipanti, aprendo la porta a nuove forme di interazione.
Il fondatore di REMspace, Michael Raduga, ha descritto l’esperimento come un passo verso il futuro: «Ieri, la comunicazione nei sogni era pura fantascienza. Domani, sarà parte integrante della nostra vita quotidiana». Anche se siamo ancora lontani dal vedere questa tecnologia diffusa su larga scala, i progressi di REMspace suggeriscono che il confine tra sogno e realtà potrebbe essere più sottile di quanto si pensi.
Le applicazioni di questo tipo di comunicazione potrebbero trasformare non solo il modo in cui interagiamo, ma anche come apprendiamo e affrontiamo i problemi quotidiani, sfruttando la potenza della nostra mente durante il sonno.
Foto: Pexels.
