Emily Ratajkowski ha appena compiuto gli anni. Il 7 giugno la super top model ha soffiato su 31 candeline e ha deciso di festeggiare sotto il sole del Messico. Bikini microscopico, cocktail ghiacciato e un principio di scottatura su cui lei ironizza con gioia. Un “birthday girl”, bruciacchiata ma felice, come commenta lei stessa su Instagram, dove è seguita da oltre 29 milioni di persone. La reazione dei fan? 500.000 mi piace nel giro di poche ore.
I suoi follower avevano perso l’abitudine a vederla così. Nell’ultimo anno la modella ha cambiato il suo rapporto con i social. Dopo la nascita del figlio Sly, nato a marzo dello scorso anno, la sua vita ha avuto una svolta molto importante. Emily ha spiegato in più occasioni come la gravidanza sia stata per lei un processo di maturazione durante la quale ha messo in discussione molte delle scelte fatte durante la sua carriera.
Queste riflessioni sono diventate il materiale per la scrittura di “Sul mio corpo”, il suo nuovo saggio uscito lo scorso novembre. Nel libro ripercorre i primi passi fatti nel mondo della moda, arrivando anche a sconsigliare ad una ragazza giovane di intraprendere la carriera da modella.
“Nei giorni bui, detestavo me stessa e ogni decisione presa mi sembrava un errore clamoroso” – ha raccontato Emily Ratajkowsk intervistata dal Corriere – “A vent’anni, non capivo che le donne che traggono potere dalla bellezza devono quel potere agli uomini di cui suscitano il desiderio. Sono loro a esercitare il controllo, non noi. Non direi mai a una giovane di non intraprendere la carriera da modella. Ho scritto questo libro per portare una testimonianza, non una soluzione. Purtroppo”
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