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Paolo Sorrentino: i migliori film del regista, da “Il Divo” a “Parthenope”

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Pubblicato il 15/05/2024
Di Team Digital
Paolo Sorrentino i migliori film del regista da Il Divo a Parthenope


Paolo Sorrentino è uno dei registi più celebrati del cinema contemporaneo, noto per il suo stile visivo distintivo e le sue narrazioni profonde. Quest’anno è in concorso al Festival del Cinema di Cannes con il suo ultimo progetto “Parthenope”. Intanto abbiamo pensato di scrivere una panoramica dei suoi film più iconici, in ordine cronologico, ciascuno con una breve trama e i premi ricevuti.


L’uomo in più (2001)


“L’uomo in più” segna l’esordio di Sorrentino alla regia e racconta le vite parallele di due uomini chiamati Antonio Pisapia: uno è un cantante di successo, l’altro un calciatore in declino. La pellicola ha vinto il Nastro d’Argento per il Miglior Regista Esordiente.


Le conseguenze dell’amore (2004)


“Le conseguenze dell’amore” racconta la storia di Titta Di Girolamo, un uomo solitario e misterioso, mediatore finanziario per la malavita, che vive in un hotel svizzero. La sua vita monotona viene sconvolta dall’incontro con una giovane barista. Il film ha vinto cinque David di Donatello, tra cui Miglior Film.


L’amico di famiglia (2006)


In “L’amico di famiglia”, Geremia è un usuraio cinico che vive una vita solitaria e miserabile fino a quando un matrimonio e la corruzione di una giovane donna sconvolgono il suo mondo. Il film è stato nominato per la Palma d’Oro al Festival di Cannes.


Il divo (2008)


“Il divo” è un biopic stilizzato su Giulio Andreotti, il controverso e potente politico italiano. Interpretato da Toni Servillo, il film esplora le ambiguità del potere e della politica italiana. Ha vinto il Premio della Giuria al Festival di Cannes e sette David di Donatello.


Loro (2018)


“Loro” è un ritratto provocatorio e satirico della vita di Silvio Berlusconi, interpretato da Toni Servillo. Diviso in due parti, il film esplora il potere, l’ambizione e le contraddizioni del controverso magnate italiano. Nonostante la critica divisa, il film ha ottenuto numerosi riconoscimenti in patria.


This Must Be the Place (2011)


In “This Must Be the Place”, Sean Penn interpreta Cheyenne, una rock star in pensione che si imbarca in un viaggio attraverso l’America per trovare il persecutore nazista di suo padre. Il film è stato acclamato per la performance di Penn e ha vinto il Premio Ecumenico della Giuria al Festival di Cannes.


La grande bellezza (2013)


“La grande bellezza” segue Jep Gambardella, un disincantato scrittore e giornalista che riflette sulla sua vita di mondanità e superficialità nella Roma contemporanea. Il film ha vinto l’Oscar per il Miglior Film Straniero, oltre a un Golden Globe e un BAFTA nella stessa categoria.


YOUTH – La giovinezza (2015)


“Youth” racconta la storia di due vecchi amici, un compositore in pensione e un regista in attività, che riflettono sulla vita e sulla creatività durante una vacanza in un lussuoso hotel svizzero. Il film ha vinto tre European Film Awards, incluso Miglior Film, Regia e Attore (Michael Caine).


È stata la mano di Dio (2021)


Ambientato nella Napoli degli anni ’80, “È stata la mano di Dio” è un racconto autobiografico che segue la vita del giovane Fabietto Schisa e il suo incontro con il grande calciatore Diego Maradona, che salva letteralmente la sua vita. Il film ha vinto il Gran Premio della Giuria al Festival di Venezia.


Parthenope (2024)


Il film verrà presentato in anteprima al Festival di Cannes 2024, Intanto Sorrentino ha rilasciato una breve sinossi:


“Il lungo viaggio della vita di Parthenope, dalla sua nascita nel 1950 ad oggi. Un’epopea al femminile, priva di eroismo ma ricca di un’inesorabile passione per la libertà, Napoli e i volti dell’amore, tutti quegli amori veri, inutili e indicibili. La perfetta estate caprese, la spensieratezza della giovinezza. Che finisce in un’imboscata. E poi tutti gli altri, i napoletani, uomini e donne, osservati e amati, disillusi e vitali, con le loro ondate di malinconia, le loro tragiche ironie e gli sguardi sconsolati. La vita, sia essa ordinaria o memorabile, sa essere molto lunga. Lo scorrere del tempo regala un vasto repertorio di emozioni. E lì sullo sfondo, così vicina e così lontanissima, c’è Napoli, questa città ineffabile che ammalia, incanta, urla, ride e sa sempre farti male.”


Paolo Sorrentino ha saputo catturare con maestria l’essenza della vita italiana e universale, guadagnandosi un posto d’onore nel panorama cinematografico internazionale. Con il suo stile unico e le sue storie affascinanti, continua a influenzare e ispirare il mondo del cinema.


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Foto: LaPresse.


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10 Giu 2020 - 12:57
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