Il Madagascar ha accolto il ritorno di quasi mille lemuri e tartarughe, vittime del traffico illegale di specie selvatiche, grazie a una vasta operazione internazionale. Gli animali, tra cui tartarughe raggiate, tartarughe ragno, lemuri dalla coda ad anello e lemuri bruni, erano stati confiscati lo scorso maggio in Thailandia, in quello che è stato descritto come il più grande sequestro di fauna selvatica tra i due paesi. La maggior parte delle specie è considerata a rischio critico di estinzione dalla Convenzione CITES.
I dettagli dell’operazione per salvare le specie a rischio
Le autorità tailandesi hanno trovato 1.117 animali, ma solo 961 sono sopravvissuti alle condizioni precarie del contrabbando. Gli esemplari rimpatriati sono atterrati nella capitale del Madagascar, Antananarivo, e saranno ricollocati in centri di recupero per la reintroduzione nel loro habitat naturale. L’operazione rappresenta una novità, poiché per la prima volta il rimpatrio è avvenuto prima della conclusione dei procedimenti legali, segnalando una forte collaborazione tra i due paesi.
Un mercato illegale da miliardi
Il traffico di specie selvatiche genera enormi profitti: si parla di migliaia di dollari per ogni tartaruga e decine di migliaia per i lemuri. Questi animali vengono spesso venduti come animali domestici esotici o per scopi ornamentali, nonostante la difficoltà di riprodurre il loro habitat naturale. I responsabili del traffico rischiano fino a 15 anni di carcere in Thailandia e pesanti sanzioni economiche.
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