Sarà stata la pandemia, insieme ai bonus ad hoc, a portare italiani e italiane a rispolverare la piacevolezza di utilizzare la bicicletta. Per fare sport, per viaggiare, oppure per andare al lavoro, sempre più persone preferiscono pedalare anziché prendere l’automobile oppure i mezzi pubblici e questa è una buona notizia per la salute così come per l’ambiente.
Per quanto riguarda la salute, come dichiarato da Alessandro Tursi, presidente Fiab (Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta), chi si sposta con questo mezzo non solo vive più a lungo ma dimostra anche alcuni anni di meno.
Chi usa la bici vive più a lungo
“Sicuramente c’è un boom del turismo attivo ed esperienziale. La crescita del cicloturismo può fare da apripista per l’attività quotidiana, molti hanno scoperto la bici iniziando a usarla la domenica. Il cambio può avvenire in vacanza dove si mettono in discussione le cattive abitudini”, spiega Alessandro Tursi.
“La bici è una soluzione climatica, urbanistica e per la sovranità energetica, ci permette di usare le risorse in modo più intelligente, non inquina, ci rende energeticamente più sicuri e fa risparmiare lo spazio pubblico, al posto di un’auto entrano dieci bici parcheggiate – aggiunge Tursi.- I nostri spazi urbani, bellissimi, sono ormai dei grandi parcheggi ad aria aperta”.
“La bici non ha costi, quindi è uno strumento di inclusione sociale – continua Tursi. In un momento di inflazione galoppante, invece di pensare a tenere bassa la benzina, pensiamo a favorire le condizioni per usare meno l’auto. Anche perché contrasta la sedentarietà. Siamo ormai il paese europeo con maggior numero di bambini obesi, non a caso abbiamo un rapporto di 5 auto ogni bambino, ossia 40 milioni di auto e 8 milioni di bambini. L’80 per cento di loro va a scuola in macchina. Solo il 20 per cento a piedi. In Germania è l’esatto opposto, l’80 per cento va a piedi, in Giappone il 97 per cento. Le buone abitudini si prendono da piccoli”.
Infine, conclude: “Una persona che si muove quotidianamente in bici ha un’età biologica di otto anni in meno e un’aspettativa di vita di due anni in più; quindi, è utile per tamponare l’attuale squilibrio demografico”.
Insomma, tante buone ragioni per unirsi ai già tanti ciclisti che hanno preferito la bicicletta ad altri mezzi di spostamento maggiormente inquinanti.
Foto di Dovile Ramoskaite su Unsplash