Oggi, 8 giugno, si celebra la Giornata Mondiale degli Oceani. La ricorrenza nasce dall’Anniversario della Conferenza Mondiale su Ambiente e Sviluppo di Rio de Janeiro, il vertice delle Nazioni Unite del 1992 che ha gettato le basi per lo sviluppo sostenibile.
Quest’anno, inoltre, la giornata è ancora più significativa perché inaugura il decennio proclamato dalle Nazioni Unite dedicato agli oceani e allo sviluppo sostenibile il cui obiettivo è coinvolgere la comunità oceanica globale nella pianificazione di nuovi progetti per salvaguardare la salute dei mari del nostro pianeta.
Così si legge sul sito dell’Unesco: “Il regno marino è la più grande componente del sistema terrestre che stabilizza il clima e sostiene la vita sulla Terra e il benessere umano. Tuttavia, il primo World Ocean Assessment rilasciato nel 2016 ha rilevato che gran parte dell’oceano è ora seriamente degradato, con cambiamenti e perdite nella struttura, nella funzione e nei benefici dei sistemi marini. Inoltre, l’impatto di molteplici fattori di stress sull’oceano è destinato ad aumentare con la crescita della popolazione umana verso i 9 miliardi previsti entro il 2050. Le strategie di adattamento e le risposte politiche informate dalla scienza al cambiamento globale sono urgentemente necessarie”.
In occasione della Giornata Mondiale degli Oceani, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale ha lanciato una campagna social in collaborazione con il progetto europeo INDICIT II il cui scopo è monitorare la presenza di plastica in mare e la quantità dei rifiuti ingeriti dagli animali marini. Se volete partecipare potete inviare le foto che documentano le vostre azioni intraprese per ridurre l’inquinamento marino. Qui tutti i dettagli.