Se consideriamo le tante provocazioni fatte durante la sua carriera, era difficile immaginare che avrebbe ricevuto una denuncia semplicemente perché è arrivata in ritardo sul palco. Madonna è stata citata in giudizio da due fan, Michael Fellows e Jonathan Hadden, che si sono lamentati perché lo show del “Celebration Tour” che si è tenuto il 13 dicembre al Barclays Center di New York è cominciato con più di due ore di ritardo.
Come spiega nel dettaglio Rockol, sui biglietti era indicato che il concerto sarebbe iniziato alle 20:30 ma Madonna è salita sul palco dopo le 22:45, finendo il concerto all’una di notte. I due fan hanno dovuto quindi far fronte a problemi relativi ai mezzi pubblici, meno frequenti a quell’ora, spendendo di più per tornare a casa.
Gli avvocati di Fellows e Hadden hanno spiegato che il ritardo dell’inizio del concerto non rappresenta solo “una violazione del contratto”, stipulato al momento della vendita dei biglietti, ma anche “un esercizio sfrenato di pubblicità ingannevole e di rappresentanza negligente, oltre che di pratiche commerciali sleali e ingannevoli” (qui i documenti completi presentati dall’accusa).
I legali non si sono limitati a citare la data del 13 dicembre ma anche quelle del 14 e del 16, spiegando che i ritardi hanno causato danni agli spettatori che “dovevano alzarsi presto per andare al lavoro e/o occuparsi delle proprie responsabilità familiari il giorno successivo”.
Al momento i legali della cantante e i rappresentanti di Live Nation, MTours e del Barclays Center – anche loro citati nella causa – hanno preferito non commentare le accuse.
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