Nuovi sviluppi sul caso #FreeBritney e il regime di tutela che dura ormai da 13 anni e che controlla ogni aspetto della vita pubblica e privata di Britney Spears. La popstar si è scagliata pubblicamente per la prima volta attraverso il suo profilo Instagram con un post-fiume che va a colpire direttamente la sua famiglia, in particolare il “padre-padrone” Jamie Spears e sua sorella, Jamie Lynn Spears, allarmando non poco i fan sul suo futuro nel panorama musicale.
Per quelli che criticano i video in cui ballo… sappiate che non tornerò sul palco, almeno finché mio padre controlla cosa indosso, dico, faccio o penso. L’ho fatto per gli ultimi tredici anni. Piuttosto che suonare a Las Vegas, dove il pubblico era così lontano da non potermi neanche stringere la mano, preferisco pubblicare i video registrati nel mio salotto. Non mi truccherò pesantemente, non farò le prove sul palco, e visto che non posso lavorare con i remix dei miei pezzi e devo supplicare per inserire la mia nuova musica nello show per i miei fan… allora smetto.
Il post prosegue e Britney attacca anche la sorella, che non è mai intervenuta in sua difesa o per migliorare la sua condizione di vita, né in privato né in pubblico:
Non mi piace che si sia presentata a una premiazione e abbia cantato le mie canzoni. Il mio cosiddetto sistema di supporto mi ha ferito profondamente. La conservatorship ha ucciso i miei sogni. L’unica cosa che mi rimane è la speranza, l’unica cosa che in questo mondo è difficile uccidere, anche se la gente continua a provarci.
Per mesi i fan della Spears hanno analizzato minuziosamente i post della Spears su Instagram, dal momento che i profili social della cantante non citavano alcun aspetto del processo #FreeBritney, come se quella fosse un’altra persona a immagine e somiglianza della Britney voluta dal papà tutore.
Nelle ultime settimane Britney ha anche ottenuto una prima vittoria nel cammino verso la libertà: la giudice ha infatti permesso alla Spears di poter scegliere un suo avvocato senza avere l’autorizzazione del padre, come invece era previsto legalmente dalla conservatorship, in cui il soggetto è ritenuto incapace di intendere e di volere e, per questo motivo, non poter nemmeno modificare col passare del tempo questa condizione.
Foto: Britney Spears, via LaPresse