Mentre fremono i preparativi per il prossimo Festival e cresce l’entusiasmo dopo l’annuncio dei 30 Big che si daranno battaglia sul palco dell’Ariston, è arrivata in queste ore una notizia che ha fatto preoccupare molti fan della kermesse più amata d’Italia. A partire dal 2026, il Festival di Sanremo per come lo conosciamo oggi potrebbe non esistere più: una recente sentenza del Tar della Liguria ha stabilito che, dopo l’edizione del 2025, il Comune di Sanremo dovrà procedere con una gara pubblica per l’organizzazione del Festival, aprendo così la strada a nuovi operatori del settore.
La decisione del Tar
La vicenda è scaturita da un ricorso presentato dalla società JE, specializzata in edizione musicale e organizzazione di eventi, che aveva manifestato interesse ad acquisire i diritti di sfruttamento economico del Festival di Sanremo. La società aveva contestato l’affidamento diretto alla RAI da parte del Comune di Sanremo, definendolo irregolare.
Secondo la sentenza del Tar, il Comune avrebbe dovuto avviare una procedura di evidenza pubblica per le edizioni future, anziché concedere l’uso esclusivo del marchio “Festival della Canzone Italiana” alla RAI. Tuttavia, i giudici hanno riconosciuto che il tempo necessario per organizzare una gara pubblica non è compatibile con lo svolgimento del Festival nel febbraio 2025, confermando dunque la gestione della RAI per quella edizione.
La risposta della RAI
In una nota ufficiale, la RAI ha chiarito che la convenzione con il Comune di Sanremo rimane valida per il 2025 e che il format televisivo del Festival, ideato e consolidato negli anni, resta di sua esclusiva proprietà. La nota specifica:
“Nessun rischio che la manifestazione canora, nella sua veste attuale, possa essere organizzata da terzi”.
La RAI ha inoltre sottolineato che il Tar ha giudicato irregolari solo le delibere del Comune relative all’uso esclusivo del marchio e a specifici servizi ancillari, escludendo impatti sull’organizzazione della prossima edizione.
Cosa accadrà al Festival di Sanremo dopo il 2025?
A partire dal 2026, il Comune di Sanremo sarà obbligato a indire una gara pubblica per l’organizzazione del Festival. Questo potrebbe aprire il campo a nuovi soggetti interessati, tra cui operatori del settore musicale come la stessa JE. Tuttavia, non è garantito che la RAI perda la gestione dell’evento, essendo uno dei principali contendenti con un’esperienza consolidata. Il Festival di Sanremo è da sempre legato indissolubilmente alla RAI, che ne ha fatto un pilastro della televisione italiana. L’idea che l’organizzazione possa passare a un altro operatore rappresenta un cambiamento epocale, ma anche un’opportunità per una competizione che potrebbe rinnovare il format.
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