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Sanremo 2025, il Codacons parte all’attacco: questi artisti devono cancellare la loro musica per partecipare

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Pubblicato il 03/12/2024
Di Team Digital
Sanremo 2025 il Codacons parte allattacco questi artisti devono cancellare la loro musica per partecipare


Dopo sole poche ore dall’annuncio dei 30 Big in gara, il Festival di Sanremo 2025 si trova già al centro di una polemica che minaccia di oscurare la sua attesissima edizione. Al centro della disputa c’è (ancora una volta) il Codacons, l’associazione dei consumatori, che punta il dito contro la Rai e il direttore artistico Carlo Conti, accusandoli di aver scelto artisti controversi per il cast della kermesse.


Fedez, Tony Effe, Emis Killa e Guè nel mirino del Codacons


In una nota ufficiale, il Codacons ha chiesto di poter visionare in anteprima i testi delle canzoni che saranno presentate in gara, sottolineando la necessità di garantire che i brani non contengano messaggi potenzialmente dannosi o offensivi. Ma non si ferma qui: l’associazione ha lanciato un appello diretto ai rapper del cast, tra cui Emis Killa, Fedez, Tony Effe e Guè, affinché ritirino dalla circolazione i loro brani passati caratterizzati da contenuti definiti “sessisti e violenti”.


Secondo il comunicato diffuso dall’associazione, “proprio nel momento in cui in Italia si è avviata una lotta serrata a femminicidi, violenza di genere e bullismo, Rai e Carlo Conti hanno inserito nel cast di Sanremo artisti i cui brani sono stati caratterizzati da insulti alle donne e frasi violente“. Il Codacons ritiene che la corsa agli ascolti abbia portato a mettere in secondo piano l’importanza dei contenuti, premiando invece nomi capaci di attirare pubblico, nonostante il loro passato controverso.


Secondo il Codacons, infatti, la partecipazione di questi artisti “vanifica anni di battaglie e attività di sensibilizzazione contro violenza di genere, omofobia e bullismo”, e viene definita “gravissima” la decisione di includere rapper e trapper con un repertorio musicale ritenuto “pericoloso”.


Nel suo intervento, il Codacons non si è limitato a criticare l’azienda pubblica, ma ha rivolto un appello diretto agli artisti, chiedendo loro di prendere le distanze dai contenuti dei loro brani ritenuti problematici. La richiesta è chiara: ritirare dalla circolazione, sia dalle piattaforme musicali che dal web, quei pezzi che potrebbero essere percepiti come offensivi nei confronti delle donne o come un incentivo alla violenza in generale.


Nonostante le polemiche, né Carlo Conti né la Rai hanno ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali in risposta alle accuse.


Foto: LaPresse.


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