Dimitri Iannone è morto questa notte a seguito di un incidente stradale. La notizia è stata diffusa dal sito Caserta News, che ha spiegato che il ventiquattrenne, noto per essere stato uno dei partecipanti della prima edizione de “Il Collegio”, viaggiava insieme ad altri tre amici. La loro auto ha avuto uno scontro con un’altra nei pressi dello svincolo della Nola-Villa Literno. Oltre a Dimitri, sono morti sul colpo altri due ragazzi, mentre uno è gravemente ferito; feriti anche i due cinquantaquattrenni a bordo dell’altro veicolo.
In queste ore, in tantissimi sui social hanno voluto ricordare il ragazzo. Anche il professore Andrea Maggi, l’insegnante del programma, ha voluto pubblicare una lunga e commovente lettera. Ecco le sue parole:
“Caro Dimitri,
questo è quel genere di post che non avrei mai voluto scrivere.
Ho saputo adesso dell’incidente che ti è costato la vita. Non ho potuto fare altro che riguardare il video del falò che abbiamo fatto nella prima edizione. Lo ricordi? In quella prima edizione del programma eravate delle autentiche pesti, ma la sera del falò qualcosa è cambiato.
Ricordi quando Veronica lesse la sua poesia? Ricordi il suo smarrimento di fronte a un mondo che le sembrava troppo duro, troppo complicato?
Al termine della lettura della sua poesia scoppiò a piangere e tu la guardasti con uno sguardo carico di compassione. Non credere che non l’avessi notato. Vi dissi che la vita non va vissuta superficialmente, come facendo lo sci d’acqua, ma andando in profondità, come fanno i palombari, per esplorare i meandri più bui; perché è lì che troviamo noi stessi. So che ascoltasti quelle parole e che ti colpirono, perché poi ti avvicinasti a Veronica e la stringesti in un abbraccio, come molti altri dei tuoi compagni.
Eravate tutti dei ragazzi di cuore. E l’idea che adesso tu non ci sia più mi distrugge. Non oso immaginare il dolore dei tuoi compagni, né tantomeno quello dei tuoi genitori, che ti amavano infinitamente, e a cui va il mio abbraccio.
Caro Dimitri, le lacrime mi impediscono di andare avanti, ma vorrei scriverti ancora una cosa: sono felice di averti conosciuto perché anche tu, come tutti i giovani che incontro nel corso della mia carriera, hai saputo insegnarmi qualcosa.
Noi che siamo ancora qui, adesso dobbiamo aumentare gli sforzi affinché tragedie come la tua non accadano mai più.
Ti sia lieve la terra.
Il tuo professore del Collegio”.
Foto: Raiplay / Instagram