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Adolescence: la storia vera dietro la serie, la spiegazione del finale e i messaggi nascosti

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Pubblicato il 19/03/2025
Di Team Digital
Adolescence la storia vera dietro la serie la spiegazione del finale e i messaggi nascosti


In questi giorni avrete sicuramente sentito qualcuno parlare di “Adolescence”, la miniserie Netflix che sta conquistando davvero tutti e tutte.


La miniserie britannica ha conquistato e continua a risalire rapidamente la vetta delle classifiche di visualizzazione. Composta da quattro episodi, la serie offre uno sguardo intenso e realistico sulle sfide dell’adolescenza moderna, affrontando temi come la radicalizzazione online, la misoginia e le fragilità giovanili. In questo articolo sveliamo tutto ciò che c’è dietro la fortunata serie.


Trama e ispirazione reale: “Adolescence”, quando la fiction rispecchia la realtà


La serie segue la storia di Jamie Miller, un tredicenne la cui vita prende una svolta drammatica quando viene arrestato per l’omicidio della compagna di classe Katie. La narrazione esplora le dinamiche familiari, le influenze esterne e le pressioni sociali che hanno contribuito al tragico evento. Sebbene “Adolescence” non sia basata su una singola storia vera, trae ispirazione da numerosi casi reali di crimini giovanili, offrendo una rappresentazione cruda delle insidie che i giovani possono incontrare nel mondo digitale contemporaneo.


Come raccontato dallo stesso Stephen Graham “C’è stato un incidente in cui un ragazzo – presumibilmente – ha pugnalato una ragazza. Mi ha scioccato. Stavo pensando, ‘Cosa sta succedendo? Che cosa sta accadendo in una società in cui un ragazzo pugnala a morte una ragazza? Qual è il fattore di istigazione in questo caso?’ E poi è successo ancora, e poi di nuovo ancora. Volevo davvero solo fare luce su questo argomento e porre la questione ‘Perché sta accadendo? Cosa succede? Come siamo arrivati a questo?’”.


“Adolescence”: il finale spiegato e cosa è la “manosfera” (SPOILER)


Nel corso della serie, emerge che Jamie è stato influenzato da comunità online tossiche, note come “manosfera”, che propagano ideologie misogine e estremiste. Queste influenze hanno alimentato in Jamie un senso di rifiuto e risentimento, culminando nell’aggressione a Katie dopo l’ennesimo rifiuto. Le riprese delle telecamere di sorveglianza mostrano l’atto violento, portando Jamie a confessare la sua colpevolezza. Il finale mette in luce la devastazione della famiglia di Jamie e sottolinea i pericoli della radicalizzazione online e della diffusione della cultura dell’odio.


La manosfera è un insieme di comunità online che esplorano tematiche legate alla mascolinità, spesso con toni critici nei confronti del femminismo e delle dinamiche di genere moderne. All’interno di questa galassia virtuale si trovano diversi sottogruppi, tra cui i Red Pillers (convinti che la società favorisca le donne a scapito degli uomini), i Men’s Rights Activists (attivisti per i diritti degli uomini) e gli Incel (involuntary celibate – celibi involontari), un gruppo più radicale composto da uomini che si considerano respinti dalle donne e dalla società in generale. Gli Incel spesso coltivano un forte senso di frustrazione e risentimento, che in alcuni casi sfocia in atteggiamenti misogini o estremisti. Le loro comunità online sono note per diffondere narrazioni tossiche sulla sessualità, le relazioni e il ruolo degli uomini nel mondo moderno, e in alcuni casi sono state collegate a episodi di violenza.


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