Un team di ricercatori dell’Università di Washington sta lavorando ad un’innovativa bioplastica che si decompone in natura alla stessa velocità di una buccia di banana. Se riuscissero a produrla si potrebbe decisamente ridurre l’utilizzo della plastica soprattutto per quanto riguardano le confezioni che troviamo nei nostri supermercati.
La bioplastica biodegradabile: le sfide dei ricercatori
Il composto bioplastico creato dai ricercatori è fatto da alga spirulina, una sostanza facilmente reperibile su larga scala e in grado di assordire il biossido di carbonio. Tuttavia, i ricercatori si trovano di fronte ad alcune sfide come la fragilità del materiale che per ora non potrebbe resistere oltre una settimana sugli scaffali dei supermercati così come la sua sensibilità all’acqua e all’umidità che lo rende facilmente deperibile.
Novo bioplástico degrada-se no mesmo tempo que uma casca de banana
— Alexandre H.L. Porto (@xandaolp) July 14, 2023
Créditos da imagem: Mark Stone/University of Washingtonhttps://t.co/bByY76NLu3 via @InovacaoTecnolo pic.twitter.com/nKM3sQsJAI
I ricercatori e le ricercatrici sono comunque ottimisti a riguardo e continuano i test per riuscire a sviluppare il composto perfetto che sia biodegradabile e riduca l’utilizzo della plastica. Considerando che il 28 luglio abbiamo già raggiunto il Plastic Overshoot Day, ovvero il giorno in cui produrremo più plastica di quella che riusciremo a smaltire, una notizia come questa dà speranza per il nostro Pianeta.
Foto: Foto di Jonathan Chng – Louis Hansel su Unsplash