Ogni anno inizia con il rito (legittimo) di sbirciare il calendario per capire come saranno disposti i ponti, in relazione ovviamente alle varie festività.
L’Epifania, parte male, perché cadrà di domenica, per cui bisognerà tener duro (purtroppo) fino al tardi aprile, per la Pasqua.
Pasqua, appunto, cadrà tardi, ovvero il 21 aprile. Quindi lunedì di Pasquetta sarà il 22 aprile, mentre il 25 aprile sarà di giovedì. Insomma, per chi vorrà (e potrà) dopo Pasqua ci sarà la possibilità di fare la combo dei sogni, soprattutto unendo il 1° maggio.
Infatti il primo maggio – ovvero il giorno della Festa dei lavoratori – cadrà di mercoledì.
Cade male il 2 giugno – la festa della Repubblica – perché sarà di domenica.
Ferragosto cadrà invece di giovedì, il che è un bene.
Ognissanti – il primo novembre – cadrà di venerdì, mentre l’8 dicembre (purtroppo) cadrà di domenica.
Infine, Natale e Santo Stefano, cadranno di mercoledì e giovedì, mentre il 1° gennaio 2020 sarà di mercoledì.
Per i romani, il 29 giugno sarà di domenica, idem ai milanesi: sant’Ambrogio infatti, cadrà anche per loro in un giorno “rosso”, di sabato.
Immagine di copertina tratta da UnSplash