A Matera è stata individuata la più grande colonia di falchi grillai (Falco naumanni) del Mediterraneo, un’importante scoperta per la conservazione di questa specie minacciata. Il ritrovamento è frutto di una ricerca del National Biodiversity Future Center (NBFC), in collaborazione con l’ISPRA e l’Università di Milano, che da anni monitorano l’impatto del cambiamento climatico sui falchi grillai nella zona dei Sassi e in altre aree del Sud Italia.
Il progetto per proteggere i falchi grillai
Questi piccoli rapaci trovano nei centri storici della Basilicata e Puglia un habitat ideale per nidificare grazie agli anfratti naturali delle antiche costruzioni. Tuttavia, il riscaldamento globale rappresenta un pericolo crescente, poiché le ondate di calore e l’aumento delle temperature provocano elevata mortalità tra embrioni e pulcini. Per mitigare questi effetti, i ricercatori stanno sviluppando cassette nido artificiali progettate per proteggere le colonie dai picchi di calore, supportando la riproduzione dei falchi grillai in un ambiente sempre più difficile.
Il successo di questo progetto non è solo una buona notizia per la biodiversità italiana, ma anche per gli ecosistemi locali, in quanto il falco grillaio è un predatore naturale di insetti, contribuendo a mantenere l’equilibrio ecologico nelle zone agricole del Sud Italia. Questa iniziativa è particolarmente significativa per l’importanza della biodiversità e il ruolo dell’intervento umano nella sua salvaguardia in tempi di crisi climatica, dimostrando come la ricerca possa offrire soluzioni innovative per specie vulnerabili.
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